Se la nuova legge della Regione Emilia-Romagna sul pane e
sui prodotti da forno va a tutelare il consumatore è certamente un fatto
positivo.
È vero che la
GDO – Grande Distribuzione Organizzata – fa intendere che nei
punti vendita il pane è “appena sfornato” ma bisogna dire che già da tempo le
grandi catene distributive scrivono nelle etichette che si tratta di prodotto
parzialmente cotto e surgelato; ed è il consumatore che deve stare attento alle
indicazioni. Questo tipo di pane è industriale e di scarsa qualità, si vede
subito e ancora di più dopo qualche giorno. Lo conferma la rivista «Il
Salvagente» che – nel numero di ottobre 21016 – ha effettuato test di
laboratorio su 8 baguette vendute nei principali supermercati e discount con il
risultato che sono tutte un cocktail di pesticidi, acqua in eccesso e troppi
additivi.
Il pane di qualità si trova nei panifici tradizionali o
artigianali, e da qualche anno alcune Coop e Conad vendono quello fresco portato
da panifici esterni con una varietà di scelta, dal biologico ai grani “antichi”
fino alla lavorazione a pietra.
Una nuova ed apposita legge – ma non solo regionale – ci
vorrebbe invece per la pubblicità ingannevole in tv da parte dell’industria dei
beni di largo consumo. Un esempio per tutti è l’azienda avicola Fileni che
pubblicizza i polli allevati in ampi spazi verdi dove corrono e mangiano sotto
la guida di contadini con forcone e trattore, con un mondo agricolo fantastico
che inganna e illude il consumatore mostrandogli un prodotto al 100% naturale.
Per vedere con i propri occhi la realtà, completamente diversa da quella
raccontata dalla pubblicità, rimando al sito www.polloitaliano.it con
l’inchiesta video dell’organizzazione internazionale per i diritti animali
ANIMAL EQUALITY che mostra gli ambienti malsani degli allevamenti per il
moderno pollo, detto boiler, che subisce atroci sofferenze e innocentemente
diviene portatore di malattie nutrizionali.
Un test di laboratorio – effettuato sempre da «Il
Salvagente» e pubblicato nell’ultimo numero di novembre 2017 – sui 12 campioni
di petti di pollo più venduti, tra cui Fileni ha riscontrato un eccesso di
grassi totali derivanti dalla selezione genetica con pulcini a rapida crescita
(sviluppo in 5/6 settimane fino a 2,5 kg) e dallo scarso movimento del pollame
negli allevamenti intensivi.
Molti anni fa anche l’associazione Altroconsumo realizzò
un’inchiesta sui polli – fu pubblicata nell’omonima rivista a novembre 2008 –
con l’analisi di 59 campioni: una bocciatura di tutta la filiera avicola per
scarsa igiene e cattiva conservazione, arrivando alla conclusione che «ci
sarebbe da mettersi le mani sui capelli e bandire il pollo dalle nostre
tavole».
Ricordando che il diluvio di spot e la mala gestione nascono
esclusivamente dall’idea che in nome del profitto si possa fare tutto.
Il commento del M5S sulla legge dell’Emilia-Romagna
PANE, BERTANI (M5S): “CON NUOVA LEGGE STOP ALLA PUBBLICITÀ
INGANNEVOLE DELLE CATENE DELLA GRANDE DISTRIBUZIONE”
Andrea Bertani, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, commenta l’approvazione della nuova legge regionale sul pane e i prodotti da forno.
«Da oggi in Emilia-Romagna chi acquista pane fresco dovrà essere informato su che cosa sta realmente comprando. Le grandi catene di distribuzione, come Coop, Conad o Lidl, dovranno smetterla di pubblicizzare i loro prodotti come freschi, facendo intendere che siano “appena sfornati”, quando in realtà utilizzano prodotti parzialmente cotti, surgelati e poi terminati di cuocere nel loro punto vendita». È questo il commento di Andrea Bertani, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo alla nuova legge regionale sulle norme in materia di produzione e vendita del pane e dei prodotti da forno che è stata approvata dall’Assemblea Legislativa. «Con questa legge abbiamo contribuito ad eliminare un’informazione non corretta con la quale molte catene della grande distribuzione organizzata pubblicizzano i loro prodotti da forno – spiega Andrea Bertani – Pubblicità che di fatto induceva anche il consumatore a credere di acquistare pane fresco ma che in realtà tale non era. D’ora in poi questo meccanismo non potrà essere più utilizzato perché il consumatore dovrà essere adeguatamente informato e non tratto in inganno. Per questo siamo particolarmente soddisfatti di aver migliorato una legge che non solo tutela i consumatori ma ridà il giusto riconoscimento a un intero settore, quello dei panifici e dei panificatori tradizionali». Assieme alla nuova legge, il MoVimento 5 Stelle è riuscito anche a far approvare anche un ordine del giorno che, ricollegandosi alla legge regionale sull’Economia Solidale, riconosce l’importanza di quelle Reti locali di consumo che si poggiano proprio sul patto fra agricoltori che coltivano grani antichi, mulini locali a pietra, piccoli produttori di pane, e gruppi di acquisto di consumatori informati, valorizzando ancora di più il territorio ed il lavoro degli artigiani. «Adesso ci aspettiamo che anche i Comuni facciano la giusta informazione affinché non ci sia più confusione tra pane fresco e pane che invece non lo è» conclude Andrea Bertani.