Caro Altromercato con la finanza aggressiva non dovresti avere a che fare

La replica di Saverio Pipitone del 12 Ottobre 2017 in www.labottegadelbarbieri.org

Se Altromercato sente di avere una grande responsabilità nei confronti dei consumatori non può limitare le accurate verifiche nell’ambito della sola filiera produttiva con le formali dichiarazioni di PM & PARTNERS sulla uniformità ai codici etici e di regolamento che vietano di investire in determinati settori.
Bisogna andare oltre considerando anche la filiera societaria perché il denaro speso per l’acquisto dei biscotti della linea Buona Colazione – realizzati nello stabilimento Tonon della Monviso – non si ferma all’azienda produttrice ma prosegue in forma di profitto che PM & PARTNERS riceve per distribuirlo agli investitori come ALPINVEST di proprietà di CARLYLE GROUP, a sua volta partecipato da MORGAN STANLEY e GOLDMAN SACHS, che a monte incassano gli utili. Pur se si trattasse di 1 solo centesimo, da consumatore etico mi sentirei ingannato in quanto quel centesimo è potenzialmente utilizzato per investimenti in armi o ancora peggio in commodity (materie prime/derrate alimentari) con una finanza aggressiva che si ripercuote pesantemente sulle popolazioni svantaggiate del mondo.
Scegliendo i prodotti Altromercato, i consumatori e le consumatrici pensano di fare una buona azione e magari si identificano nell’uomo che salverà il mondo come nell’ultimo spot web (che peraltro in questi giorni ha vinto un premio per la comunicazione responsabile).
Forse la selezione dei partner dovrebbe essere fatta con maggiore attenzione per non fuoruscire dal circuito equosolidale ed evitare di trovarsi nell’incoerenza.
Un’ulteriore domanda ad Altromercato: se avesse saputo o avuto prima queste informazioni sullo stabilimento Tonon avrebbe lo stesso intrapreso o mantenuto rapporti d’affari?