Estratto di capitolo del libro Pesticidi a tavola di Saverio Pipitone
(libreria online il Giardino dei Libri)
Erbicidi e
insetticidi nel carrello della spesa
Dopo frutta, verdura, vino, birra, pane e pasta, infettati dai pesticidi, finiamo di
riempire il carrello della spesa. La giornata inizia in compagnia del
glifosato (che d'ora in poi abbrevvierò con "G"), con gli alimenti per la prima colazione, assorbendone residui dalle
fette biscottate integrali della Gentilini o dai corn flakes della Kellogg's
(test de «il Salvagente» di maggio 2016). Quest'ultimo prodotto è a base di
mais, su cui, solo negli Stati Uniti, sono annualmente irrorati oltre 30
milioni di kg dell'erbicida. Sempre negli USA, è stata avviata nel 2016 una
class action di consumatori contro la
Quaker del gruppo Pepsi con l'accusa di reclamizzare i
fiocchi di avena per la colazione come al 100% naturali ingannando, perché
contaminati da glifosato. Con il caffè assimiliamo invece il Terbufos, un
insetticida strausato nelle coltivazioni brasiliane; un'inchiesta dell'agenzia
di giornalisti indipendenti «DanWatch» ha dimostrato come sia causa di malattie
per i lavoratori delle piantagioni che, entrandovi in contatto con la pelle, ne
rimangono intossicati e manifestano disordini visivi, vertigini, vomito, svenimenti
e difficoltà respiratorie.